lunedì 27 luglio 2015

Nascondino!

"Pronto Fra?"
"Ehi ciao !"
" ti ho chiamato già tre volte!"
"Scusa ero impegnato "
"Si impegnato come sempre! Hai detto alla mamma che torni in Italia questo week end?"
" No surprise!"
" come sorpresa ?? Sai che a nostra madre prende un colpo! Ho capito che sei un'artista, ma cazzo! Senti quando ce la presenti la tua fidanzata cinese ? "
"Quale fidanzata? Poi non è cinese è' indonesiana "
" dai non fare lo scemo ! Ci vediamo questo sabato. Io e marito ti veniamo a prendere in aeroporto, tu vedi di farti almeno la barba per cortesia !"
" sarà fatto ! Baci!"

Questo è un dialogo immaginario di quello che poteva essere e non è .
Molte volte ti immagino, magari a Londra, magari pittore o arredatore di interni chissà !
Chissà come saresti stato . Quanto bene e quanto male ci saremmo voluti io e te.
Invece sei li, in quel linbo che molti chiamano Morte. Da molto tempo ormai. Talmente tanto e freddo che non mi va di contare.

So che mi vedi, mi senti. Vedi mio figlio che porta il tuo nome.

Giochiamo a nascondino io e te. Quando ho bisogno di sapere che ci sei spunta una farfalla. Anche in un lungo sperduto tu ci sei.  Negli argini più derelitti del mio lato oscuro tu vivi e porti luce. Ti sento presente. Caldo e protettivo ed anche un po' irriverente. Che grande testa di cazzo saresti stato.
Dirti che non mi manchi sarebbe una bugia che proprio non ti posso raccontare.
Ti sogno qualche volta su quella panchina immerso nei fiori. Chiedi e ti aggiorni come se mai ci fossimo separati.
So che non è un addio il nostro.

A volte vorrei poterti telefonare solo per capire che timbro ha la tua voce.
Se tutto ha una ragione, custodisco segretamente il dolore di questa ferita aperta e sorrido alla vita .

Perché li dove sei non esiste dolore.
Quindi non porterò dolore alla mia vita.

Giochiamo a nascondino io e te.
Non ti vedo, ma so che ci sei.

Ciao Francesco, fratello mio.

E. 

domenica 26 luglio 2015

Diventiamo grandi (insieme)?

Eccomi qui due anni dopo a grandi linee tutta intera. O perlomeno quasi tutta intera perché nel frattempo una parte di me è' uscita dal mio corpo ( il cuore) ed è diventato uno splendido bambino di un anno che mi sorride in questo istante mentre gattona in giro per casa. Ebbene sì anche io sono diventata mamma . Scriverlo mi fa ancora senso uno strano effetto.

Cos'è cambiato? Tutto. La mia vita, le mie priorità , il mio tempo, le mie percezioni .
Ho stretto nuove amicizie e molte altre si sono quasi perse per strada. A dire il vero, non vorrei parlare di invidia, insomma è troppo inflazionata.
Parliamo di distacco, di aspettative mancate, di domande inespresse del tipo " quella è diventata madre e io no, forse dovrei darmi una mossa " oppure " quella madre? No, povero figlio" .
Solo congetture? Forse.
Ma a 32 accorgersi che hai bisogno di qualcuno che non sia tua madre che sa lavare il cappotto di seta cinese, è' da persone coraggiose, come lo è capire che l'amicizia tra donne è' un'avventura che non porterà nulla di buono . È' come entrare in un negozio pieno di scarpe, investire tempo, denaro, sogni ed al primo indosso non riuscirci a camminare dentro. Sono cambiata ? No, sto vivendo una vita che pensavo non potessi mai riuscire a vivere.
Le responsabilità sono minime se paragonate ai gridolini di gioia di quella polpetta di mio figlio .
Il tempo alcuni giorni si dilata, altri si restringe .
Alti e bassi a non finire.
Se è vero che la felicità è solo un punto di vista, io non ho ancora trovato l'angolazione giusta dove guardare ( avanti)
Si perché fare la mamma non è automaticamente sinonimo di felicità. Ti devi mettere in discussione e spogliare ogni atomo della tua anima e della tua giovinezza per mediare tra ciò che eri e ciò che sei ora.
Faccio fatica a volte a riconoscermi e non parlo sono di rughe o stanchezza ( leggi valigie sotto gli occhi), ma di quel pensiero automatico che mi riporta sempre e solo a lui come se fossi un'incubatrice di sogni, desideri e ansie da far tacere.

Il mio corpo e il mio dentro sono cambiati e per alcuni aspetti ringiovaniti. Adesso rido se vola una farfalla o mi stupisco se il sole mi fa starnutire.
È' questo dunque il segreto dell'eterna giovinezza dell'anima? Un figlio ?
È' tutto qui il segreto?
La vita mi ha dato una seconda possibilità per crescere di nuovo. Per crescere insieme.

E.