giovedì 24 maggio 2012

Melissa.

Ciao Melissa,
non vorrei dover scrivere queste righe. Non tanto perchè non mi sia interessata della tua morte e poi alla tua vita. E non perchè non abbia letto della bomba o della tua amica ferita o del fotogramma del tuo presunto attentatore.
Queste cose le so, le ho viste e le ho lette. Non si parla d'altro in questi giorni.
Non vorrei dover scrivere queste righe perchè, in teoria, la logica mi imporrebbe di usare un tempo, quello passato, per parlare di te.
E, se devo essere sincera, il passato non mi piace, non voglio che mi tocchi, perchè è una dimensione che non mi appartiene.
Quindi scriverò questa lettera al presente.

Nella mia vita frenetica di trentenne, mi passano accanto centinaia di Melisse, con i loro sogni, le loro aspettative e il loro studio.
Le guardo e penso a come ero io a quell'età.
Ero una persona spensierata e guardavo alla vita come ad un immenso baule da aprire. Un baule pieno di sorprese, cose pregiate ed indimenticabili. Facevo cose azzardate, provavo forti amori e terribili delusioni.
Correvo veloce e desideravo diventare adulta, avere un mio spazio, una mia casa ed una mia famiglia.. Desideravo raggiungere obiettivi alti e alti erano i miei ideali.


La società, ormai, è ossessionata e morbosa ed anche i giornalisti non si limitano più a fornire informazioni, ma ricamano sopra ogni minimo dettaglio, ogni minima voce di corridoio.

Ma in questo momento bisogna solo riflettere, possibilmente in silenzio. Quel silenzio che ha gelato una città e una nazione dopo l'attentato.

Riflettere sul perchè il cinismo delle persone abbia raggiunto livelli così spietati e folli. Riflettere sul ruolo che abbiamo avuto e avremo noi in questo gioco al massacro tra simili.
Chiederci se c'è una possibilità, una sola, per rinsavire e ritornare a vivere la solidarietà e il mutuo aiuto quotidianamente.

Melissa, adesso sei in viaggio, un viaggio che ti porterà cose diverse da quelle che cercavi.
Come una sorella maggiore posso solo consigliarti di non avere mai paura, perchè il posto dove stai andando è pieno d'amore e comprensione. Sentirai una pace mai provata prima.
Non ti dimenticare di quelli che sono rimasti, di mamma e papà e di tutti quelli che ti hanno conosciuta dopo la tua partenza.
E se puoi donaci un briciolo della tua giovinezza.
Ne avremo bisogno.

Ciao.

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