martedì 29 maggio 2012

Quando scopri, a 29 anni, che la Vita è un miracolo.

Una notte insonne come ce ne sono tante...no, non è vero. Questa è la notte delle notti, quelle ore di buio che non riposa.
Ti sentivo, ero così concentrata dentro al pensiero di te e al dolore che stavi provando che ti potevo vedere.
Tu, coraggiosa, portavi a compimento il progetto più importante della tua vita. Eri spaventata, lo so, eri stanca e sudata.
Ma lottavi contro il dolore, il tempo insonne e la voglia di conoscere tuo figlio, il tuo amore più grande e inaspettato.
Hai anche pensato di non farcela, hai anche pensato di scappare. Ma è stato un attimo, un pensiero fuggevole e invisibile. Eri già mamma prima di entrare in sala travaglio. Ti ho visto cambiare, diventare più dolce nelle forme e nel carattere, ma decisa nel difendere le tue idee e i tuoi sogni.
Ti ho vista diventare ogni giorno più bella, più grande.
Dentro di te, la Vita, come non l'avevi mai conosciuta: misteriosa, gentile, silenziosa e presente.

Ed ecco che all'alba, questo piccolo congegno di perfezione, era tra le tue braccia.
Avrei voluto esserci anche solo per un attimo lì con te, per vedere la tua faccia, così commossa, sorpresa, estasiata.

E' inutile dirti del bene che ho provato e inutile dirti che tuo figlio è meraviglioso.
Mi sento così piccola di fronte a lui.
Spero solo di poterti accompagnare in questa nuova impresa, come compagna silenziosa e amorevole.
Per quello che posso, per quello che riesco, cercherò di farti da spalla, sulla quale riposarti e distenderti quando ne avrai bisogno.

Ora ti guardo fuori dalla porta della tua camera di ospedale, ci sono un sacco di persone oggi a festeggiarti e a coccolarti.
Ti guardo e penso che ora come ora questo, è l'unico posto dove vorrei essere.

Ciao tesoro!

(A Valeria)

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